top of page
  • iragazzidizogno

Non restare indietro

TITOLO: Non restare indietro

AUTORE: Carlo Greppi

CASA EDITRICE: Feltrinelli

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2016

INFORMAZIONI SULL’ AUTORE

Carlo Greppi è un autore abbastanza famoso che ha molto a cuore l’argomento “per non dimenticare”. Ha collaborato con Rai storia e organizza viaggi della memoria con l’associazione Deina. Fa parte dell’istituto piemontese Giorgio Agosti per gli studi sulla storia.

TRAMA, COMMENTO E LINGUAGGIO

Francesco deve iniziare a frequentare una nuova scuola e, con addosso la corazza da duro di sempre, entra a falcate nella III C. Nota subito dei suoi compagni Andrea, Martina e Alessia che diventeranno poi suoi grandi amici. Francesco non sa però che i suoi genitori l’hanno iscritto ad un viaggio ad Auschwitz insieme alla sua classe e tra momenti di confusione, domande sul senso della vita, partite di calcio e lezioni con Elena e Gianluca sulla memoria, Francesco impara a riflettere sul suo dolore e a farci i conti. Catapultandosi nel buio più spaventoso e triste che è il campo di concentramento ad Auschwitz, imparerà che bisogna rimanere attenti e non restare indietro. Francesco, arrivato ad Auschwitz, capisce cosa significa la parola ‘’dolore’’ e viene messo faccia a faccia con quella che è stata una delle epoche più lugubri della storia.

Il linguaggio, tranne pochi pezzi, è informale soprattutto nei discorsi diretti di Francesco e, a nostro parere, è stato scelto appositamente per far sì che il lettore riesca ad immedesimarsi in un ragazzo di 16 anni.

Un romanzo travolgente che vi trasporterà nel 1933: l’anno in cui è stato creato il primo cosiddetto ‘’campo di lavoro’’ o meglio dire ‘’di sterminio’’. Leggendo questo libro sentirete un’immane tristezza in voi e entrerete in un momento di solitudine totale e di silenzio e sarà come vivere in prima persona questo viaggio. Mentre leggete, fra le righe del testo, vedrete quei campi, le baracche, le camere a gas, la miseria, i pigiami a righe e quei visi bianchi e scarni con gli occhi vitrei e pieni di tristezza che ormai non hanno più nulla di umano.

Pensiamo che sia un libro da leggere almeno una volta nella vita perché racconta senza filtri tutta la verità sui campi di concentramento e li mostra in tutta la loro crudezza non limitandosi come nei libri per bambini. A questa dettagliata descrizione si intreccia la vita di Francesco e dei suoi amici a contatto con la dura realtà di Auschwitz.


Martina, Melissa e Sara

459 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page