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"Bianca come il latte, rossa come il sangue"

Alessandro D’Avenia

“Bianca come il latte, Rossa come il sangue”

Mondadori, 2010.

pp.264, €13,50.

Leo è un sedicenne come gli altri. Adora il calcio e la musica, possiede un motorino, ha molti amici e frequenta il Liceo Classico. Proprio qui si innamora di Beatrice, una ragazza dai capelli rossi come il fuoco e grandi occhi verdi.

Non le ha mai parlato, ma ogni giorno la vede alla fermata dell’autobus. E quando passano alcuni giorni senza che la veda, non si preoccupa e pensa che abbia una semplice influenza, ma poco dopo scopre da una sua amica, Silvia, che Beatrice è malata.

Da questo momento in poi ,Leo, interpreta tutto quello che gli accade con due colori, il rosso e il bianco. Il rosso rappresenta l’amore e tutta la positività che ne consegue ,mentre il bianco simboleggia il silenzio ,il nulla ,la solitudine… ma soprattutto la malattia che lo allontana sempre più da Beatrice.

Nulla impedisce a Leo di pensare costantemente a Beatrice , ma il calcio, le lezioni di Filosofia e Silvia riuscono a tirarlo leggermente su di morale.

Grazie a quest’ultima riuscirà a trovare il modo di conoscere Beatrice e più tardi di farle compagnia nei pomeriggi più solitari.

Un figlio di un Re mangiava a tavola. Tagliando la ricotta, si ferì un dito e una goccia di sangue andò sulla ricotta. Disse a sua madre:”Mamma vorrei una donna bianca come il latte e rossa come il sangue”. “Eh, figlio mio, chi è bianca non è rossa,e chi è rossa non è bianca. Ma cerca pure se la trovi” fu la risposta della madre. Questa è una celebre citazione di Italo Calvino, tratta da una delle sue poesie. Il libro scritto da Alessandro D’Avenia, si può dire, si avvicini molto a questo breve racconto.

Il libro è avvincente e la storia ti prende, soprattutto per chi come me adora i libri con una storia romantica.

È scritto in modo semplice, ne consegue una lettura molto scorrevole.


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