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"Dieci piccoli indiani"


Il romanzo è un giallo di circa 224 pagine, scritto da Agatha Christie e pubblicato in Italia, da Mondadori, nel 1946 con il titolo “…E poi non rimase nessuno”, poi cambiato in “Dieci piccoli indiani”.

Il libro racconta dei misteriosi omicidi avvenuti a Nigger Island, dove dieci persone vengono invitate da un certo signor Owen, per trascorrere una breve vacanza.

I dieci invitati, arrivati sull’isola, non trovano il signor Owen ad attenderli, ma trovano, invece, la stessa poesia appesa nella stanza di ognuno e dieci statuine sul tavolo della sala da pranzo.

Gli invitati decidono di cenare, mentre aspettano il signor Owen, ma una voce registrata proveniente da un grammofono accusa ogni ospite di un omicidio, che loro cercavano di nascondere. Gli invitati cominciano così a morire, uno per volta, rispettando ogni dettaglio della poesia appesa nelle stanze, mentre le statuine sul tavolo scompaiono insieme agli invitati.

Questo libro potrebbe essere considerato un thriller, per certi versi, e la trama è sicuramente interessante, piena di colpi di scena: non puoi fare a meno di ipotizzare l’identità dell’assassino. La prima parte, di descrizione dei personaggi, è forse un po’ prolissa, ma necessaria per conoscere i protagonisti della storia, tutti con un carattere diverso.

I dettagli sono molto curati e piano piano il caso viene risolto, aggiungendo particolari che sembrano insignificanti durante il corso della storia, ma alla fine si rivelano indispensabili per scoprire l’assassino.


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